L’idea del progetto “WeLab&WeMap” nasce dalla collaborazione di una giovane azienda italiana, DnaPhone, produttrice di un innovativo laboratorio didattico digitale portatile, con l’Università di Parma allo scopo di sensibilizzare e formare in maniera efficace gli studenti di tutti gli ordini di scuole sul tema del rispetto ambientale.
Nel 2017 è stato avviato il Progetto Pilota che ha coinvolto una rete di 35 scuole di Parma e Provincia con l’obiettivo di analizzare e monitorare la qualità delle acque dei fiumi e dei ruscelli, contribuendo così a costruire una mappa delle vie d’acqua sull’intero territorio provinciale.
Attori coinvolti
- Università di Parma che ha curato il contesto scientifico formando docenti e studenti nel corso dell’intero progetto, sviluppando al contempo un metodo scientifico robusto, affidabile e sicuro per gli studenti in modo che potessero applicarlo senza difficoltà.
- Rete di 35 scuole con capofila il Liceo Bertolucci: queste scuole sono diventate le sentinelle delle vie d’acqua, campionando, analizzando e misurando la concentrazione dei nitrati presenti nelle acque.
- Ligra DS & DNA Phone, che hanno fornito gli strumenti e la piattaforma tecnologica utilizzata per effettuare le analisi in outdoor training ed hanno formato i docenti sull’utilizzo degli strumenti (formazione tecnica).
- Fondazione Cariparma, che ha supportato il progetto finanziando l’adozione degli strumenti.
- Distretto del Cinema di Parma, Gruppo Scuola Cooperativa Sociale e Officine ON/OFF, che hanno realizzato il sistema aperto per la raccolta e la condivisione dei risultati del progetto.
Il contesto
Il progetto “WeLab&WeMap” risponde in maniera completa alle direttive del governo italiano, coprendo tutti i punti evidenziati nel Protocollo d’intesa sottoscritto il 5 dicembre 2018 dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Marco Bussetti) e dal Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (Sergio Costa). Nel protocollo si legge:
«Elaborare un Piano nazionale per l’Educazione ambientale nelle scuole italiane di ogni ordine e grado per sensibilizzare bambini e ragazzi, fin da giovanissimi, su temi come la sostenibilità ambientale e la qualità dello sviluppo. In un’ottica di cittadinanza attiva».
Le direttive in tal senso non si fermano certo ai confini nazionali: prima la strategia Europa 2020 e l’Agenda 2030 poi, hanno come scopo la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva che attribuisce grande centralità ai processi formativi lungo l’arco dell’intera vita, soprattutto in relazione ai temi della sostenibilità ambientale e della giustizia sociale. Il raggiungimento di questi obiettivi non è soltanto una necessità posta dal più importante programma europeo, ma è anche un presupposto di carattere culturale e formativo ispirato ai principi della qualità e dello sviluppo.
Il Progetto
L’approccio didattico del progetto si basa su quella che sempre più studi considerano la più valida ed efficace strategia di apprendimento, ovvero “learning-by-doing”: imparare attraverso l’azione, imparare facendo.
Il progetto “WeLab&WeMap” sposa in pieno questo approccio didattico, grazie all’adozione di soluzioni tecnologiche disegnate appositamente per il “learning-by-doing”.
La tecnologia alla base del progetto è We-Lab, un laboratorio portatile digitale pensato per creare un laboratorio STEAM in modo semplice e accessibile a tutti gli studenti, sfruttando dispositivi di uso quotidiano come smartphone e tablet.
La piattaforma We-Lab è composta da un modulo principale a base Raspberry-Pi e due moduli funzionali, microscopio e fotometro, pilotati via WiFi da una APP dedicata. Grazie a We-Lab gli alunni vengono posti al centro del progetto didattico, protagonisti delle rilevazioni (l’esperienza) che porteranno poi alle riflessioni e agli approfondimenti (consapevolezza) a completamento del percorso di educazione ambientale. Riteniamo che l’approccio “learning-by-doing”, la cui efficacia è già ampiamente dimostrata, sia particolarmente indicato per la materia oggetto di questo progetto. L’educazione ambientale, infatti, non si pone come obiettivo la mera acquisizione di concetti e nozioni ma vuole sensibilizzare gli studenti a un comportamento più consapevole e responsabile, che diventi parte integrante del loro stile di vita. We-Lab ci aiuta moltissimo in questo. Grazie al suo approccio innovativo può essere portata fuori dalla struttura scolastica per esperienze di outdoor training e consente quindi di svolgere le attività di didattica laboratoriale alla base del progetto (“learning-by-doing”, appunto) direttamente sul territorio, accorciando ancora di più le distanze fra lo studente e l’oggetto del suo apprendimento, ovvero l’ambiente che lo circonda.
Service learning ambientale
I risultati
Il Service Learning è una proposta pedagogica che unisce il concetto di servizio alla comunità, ovvero cittadinanza e volontariato, con l’apprendimento, inteso come acquisizione di competenze professionali, sociali e didattiche. Grazie a questo approccio metodologico, l’apprendimento diventa servizio per la comunità locale ed il servizio alla comunità si trasforma a sua volta in apprendimento. Il service learning promuove concrete azioni solidali che gli studenti intraprendono nei confronti della comunità nella quale si trovano ad operare. Così facendo gli alunni mettono alla prova, in contesti reali, le abilità e le competenze previste dal loro curriculum scolastico, richiamate non solo dalle Indicazioni nazionali ma dagli orientamenti internazionali, che esplicitamente raccomandano di collegare gli apprendimenti disciplinari alle competenze chiave o di cittadinanza. Grazie al Service Learning gli studenti interiorizzano importanti valori, tra cui il senso di giustizia, la legalità, l’uguaglianza e soprattutto il rispetto e cura per l’ambiente. L’essere protagonisti di tutte le fasi del progetto li rende attori responsabili, consapevoli di poter determinare importanti fattori come la qualità di vita delle persone che li circondano e l’ambiente in cui vivono.
Il progetto pilota si è concluso a maggio 2019 ed ha raccolto fin da subito numerosi consensi in vari ambiti. “Sentinelle delle vie d’acqua” è infatti stato presentato alla conferenza EFSA 2018 dal nome “Science – Food – Society” e il 7 marzo 2018 è stato premiato con la menzione speciale per il miglior progetto in corso di attuazione al “Festival del Service Learning”, a Firenze. La commissione ha in particolar modo evidenziato, tra i punti chiave del progetto, “l’efficacia della rete (scuola – Università – aziende) e l’aver messo in contatto le competenze educative della scuola, quelle scientifico-laboratoriali dell’Università e quelle tecnologiche di DNAPhone, nel cercare di rispondere ai bisogni del territorio”.
Inoltre, a testimonianza della rilevanza riconosciuta al progetto è in corso la realizzazione di un docufilm a cura di Officine ON/OFF – Distretto del Cinema, che racconterà l’intera avventura e la sua incredibile portata innovativa.
Sviluppi futuri
Il progetto, così com’è stato presentato e realizzato sul territorio parmense è replicabile su qualsiasi territorio nei pressi di bacini d’acqua dolce e scalabile in riferimento alle realtà coinvolte. È un progetto pronto all’uso per il quale il metodo scientifico è già stato validato ed approvato e che necessita di poche e semplici attività da parte della scuola.
La testimonianza
Contatti: education@ligra.it
Maggiori dettagli sul progetto: https://welab.liceoattiliobertolucci.org/