I sistemi di distribuzione per segnali A/V permettono, appunto, di distribuire e trasmettere sia segnali audio che video all’interno di strutture più o meno grandi e per qualsiasi esigenza d’installazione, dalle sale conferenza alle regie televisive, a varie distanze. L’obiettivo di una struttura A/V è quella di fornire agli utenti la possibilità di vedere e/o ascoltare le proprie sorgenti su quelle che si chiamano genericamente video station e sui sistemi audio. Per fare ciò, le fonti devono poter essere catturate, spostate, ridimensionate e visualizzate in un determinato modo. È facile immaginare quanto sia utile ed importante poter distribuire tali segnali, ad esempio da una sola sorgente a più destinazioni, piuttosto che fra più sorgenti con i relativi incroci, o ancora convertire un segnale in un altro formato e poi trasmetterlo a destinazione, a distanze comprese fra pochi metri a svariati km.
Distributori di segnale: che funzioni svolgono?
Come abbiamo detto, i sistemi per la distribuzione del segnale sono spesso costituiti da una serie di apparecchiature interconnesse fra loro in vari modi che svolgono determinati compiti, non solo di distribuzione e trasmissione del segnale stesso ma anche di conversione da un formato all’altro.
Ecco alcuni esempi:
E’ un apparecchio che consente di commutare diverse sorgenti audio/video verso diverse destinazioni; distribuisce e gestisce efficacemente i segnali in qualsiasi ambiente multi-room, effettuando gli opportuni incroci. Si noti che esistono anche matrici o solo audio o solo video (un esempio di quest’ultima è la CYP OR-88U-4K22. Le matrici sono spesso modulari, disponibili ad esempio con chassis 16×16 e 32×32, dove s’inseriscono moduli d’ingresso e uscita in grado di accettare segnale in diversi formati per una facile conversione. Un esempio è rappresentato dalla CYP MOD-16.
Lo scaler converte, o meglio ridimensiona, un segnale video ad una determinata risoluzione in uno a risoluzione differente. Si suddividono in upscaler e downscaler, a seconda che la risoluzione di uscita sia maggiore o minore di quella d’ingresso. Entrambi comportano purtroppo una perdita di qualità del segnale che dipende sia dall’hardware (in particolar modo dal chip che effettua il processo) sia dalla qualità dell’algoritmo utilizzato. Sul mercato esistono scaler di prezzo differente secondo le esigenze, si va da modelli come l’HELGI HDMI 4K SCALER ai sofisticati Analogue Way, che svolgono anche la funzione di matrice e di convertitore.
Un convertitore video è un dispositivo che trasforma un tipo di segnale video in un altro. Potrebbe essere necessario un convertitore video per collegare un vecchio monitor ad un nuovo computer o un decoder DVB con uscita HDMI ad un monitor con ingresso DVI. Gli esempi più comuni includono dispositivi passivi (tipicamente adattatori) da VGA a DVI e viceversa, da HDMI a DVI o da VGA a video composito, mentre richiedono un hardware specifico i convertitori dai segnali video più comuni a USB oppure da HDMI a NDI. Prodotti molto efficaci per effettuare queste conversioni di segnale sono ad esempio quelli prodotti dalla Magewell.
I convertitori audio invece convertono tipicamente l’audio analogico in quello digitale (vari formati) e viceversa e possono essere rinchiusi anche in un solo apparecchio: un esempio di ADC (Analogue to Digital Converter) stereo economico e dalle funzionalità base è costituito dal CYP AU-D4 mentre di DAC stereo dal CYP AU-D3-192. Ovviamente, secondo le esigenze (principalmente la qualità di conversione), si adotteranno soluzioni più o meno sofisticate.
Gli embedder consentono d’inserire audio analogico a due canali o audio digitale S/PDIF (a due canali o multi-canale) nel segnale HDMI. I deembedder svolgono la funzione opposta, cioè permettono di estrarre l’audio da un segnale HDMI o SDI, fornendo un output analogico per segnali stereo o dual mono e un output audio digitale S/PDIF che supporta segnali a due canali o multi-canale. Un esempio di HDMI audio embedder è costituito dal CYP AU-11CA mentre di HDMI audio deembedder 5.1 dal CYP AU-11CD
Gli switcher sono i commutatori di segnale A/V. Permettono d’indirizzare più sorgenti su più uscite, una alla volta. Mentre le matrici consentono d’inviare segnali d’ingresso (multipli) a più fonti destinazioni in uscita, gli switcher permettono d’inviare un solo segnale (commutabile) a una uscita. Esempi di switcher sono il CYP EL-42S o il CYP EL-8500VA
Gli splitter, viceversa, inviano lo stesso segnale d’ingresso a due o più destinazioni. La dicitura aggiuntiva Amplifier identifica un prodotto in grado di amplificare appunto il segnale quando, per esempio, deve essere trasmesso su lunghe distanze senza perdite di qualità. Tipico esempio di splitter 1 a 8 è il CYP QU-8MS.
L’extender, in generale, è un dispositivo che permette di trasferire un segnale su lunghe distanze grazie al protocollo HDBaseT, alla rete ethernet (extender over IP) oppure alla fibra ottica (fiber optic extender). In particolare, nel mondo video il segnale può essere un HDMI, oppure un VGA, ecc. Della categoria degli extender fanno parte anche i ripetitori di segnale.
AV Over IP, realtà ormai consolidata
Le infrastrutture A/V tradizionali, come abbiamo visto, si occupano principalmente della commutazione e dell’estensione di risorse audio/video.
Con l’introduzione del protocollo di rete IP per veicolare audio e video sulla rete, le prospettive per la trasmissione dei segnali A/V si ampliano notevolmente.
Negli ultimi anni abbiamo infatti assistito ad una graduale sostituzione delle infrastrutture AV definite appunto “tradizionali” con quelle basate su IP, da cui il termine AV over IP. Per alcuni, l’idea di utilizzare l’IP nello spazio AV delle strutture già consolidate è abbastanza nuova, mentre per altri è un territorio familiare.
AV over IP sta per Audio-Visual over Internet Protocol. Essenzialmente, è la trasmissione di dati audiovisivi su una rete come una LAN, WAN o Internet. A differenza degli ambienti AV tradizionali, AV over IP (noto anche come AV/IP) si riferisce all’uso di apparecchiature di rete standard (cavi CAT 6, switch, router) per trasmettere e commutare video e audio. Il concetto di Video over IP, come di Audio over IP esiste in realtà da molto tempo. Comprende di tutto, dallo streaming video live (o on demand) basato su Internet, alle infrastrutture di distribuzione video professionali negli studi di produzione e trasmissione.
All’interno del catalogo Ligra DS si possono trovare diversi dispositivi per la trasmissione dei segnali che sfruttano questo protocollo. In particolare, esiste una linea di soluzioni di connettività CYP che migliorano le prestazioni dei prodotti audio/video in qualsiasi ambiente di lavoro.
Per esempio il CYP IP-CS7, in grado di gestire contemporaneamente più extender IP attraverso la stessa rete, oppure gli apparecchi della serie IP-7000, che consentono agli installatori di configurare un sistema unico di distribuzione del segnale tramite un’infrastruttura di rete IT dedicata.
Ed infine… Il set di trasmettitori e ricevitori su fibra SDV-FRX/FTX, progettati per offrire un’estensione AV tramite IP di alta qualità, con latenza minima.